Ovvero come avere una moglie (Greca) ubriaca ed una botte (di Euro) piena.
Oggi sembra proprio che in Grecia si stiano vivendo giorni molto particolari.
Le persone, stando a quanto riportano i giornali locali, hanno raggiunto uno stato sublimale di convinzione che li ha portati a pensare che sia possibile rinnegare la poltica e le misure di austerità concordate con il resto dell'Europa e, nello stesso tempo, continurare ad appartenere alla Eurozona ed a ricevere i generosi fondi del recente salvataggio finanziario.
Hanno insomma rispolverato con decisione il tutto Italico detto della botte piena e moglie ubriaca.
Un detto che naturalmente venne coniato prima della ormai avvenuta e consolidata parità dei sessi.
Ma ritornando alla Grecia colpisce il fatto che tutti i recentissimi sondaggi continuino a dire che ben il 75% della popolazione Greca sia decisissima a rimanere nell'Euro ma che anche il 75% della popolazione appare inequivocabilmente determinato a rifiutare le misure di austerità e i tagli su pensioni, salari e posti di lavoro che sono legati a doppio filo con il piano di salvataggio Europeo.
Questo che alla
Redazione di Prestito.it appare come un tradizionale paradosso (a meno che in Grecia non riesca a vivere il 150% della popolazione) viene invece giustificato dai navigatissimi elettori Greci con il fatto che tutto il resto dell'Europa non solo vuole ma ha assoluto bisogno (politico) che la Grecia rimanga all'interno dell'Eurolandia e dell'Euro.
E che, qualunque cosa oggi dicano i potenti politici dell'Europa del Nord in realtà questi stessi politici non faranno mai nulla per gettarla fuori.
Inoltre, visto che ritengono i principali partiti politici Greci responsabili della situazione attuale, vogliono punire i tradizionali partiti dando voti ai movimenti politici estremi che in questo momento stanno cavalcando con apparente successo l'onda del malcontento popolare.
Basti vedere il successo elettorale riportato nelle elezioni del 6 maggio dal partito di Sinistra Radicale Syriza del giovane leader Alexis Tsipras che non solo è arrivato secondo ma che è oggi anche convinto che nelle prossime elezioni di Giugno arriverà primo assoluto agguantando anche il ricco premio di maggioranza dei 50 Parlamentari.
E a nulla serve che la Comunità Europea e il Fondo Monetario Internazionale vadano urlando ai quattro venti che se in Grecia non vengono attuate le riforme non un singolo centesimo verrà più dato (donato) e che senza questi fondi in solo poche settimane la Grecia si troverà senza gli Euro necessari a pagare pensioni e salari e dovrà per forza di cose mettersi a stampare denaro.
Con scelta fra falsi Euro (cosa improbabile) o vere Dracme (scelta a quel punto obbligata).
I Greci abbozzano, sorridono, dicono che è tutto un Bluff e si mostrano decisi a votare ancora per un deciso no alle riforme, no alla austerità, no ai tagli ai salari e pensioni e no ai licenziamneti.
Dicono anche che gli (altri) Europei stanno attaccando la Grecia per spaventarla (con la prospettiva di una uscita dall'Eurozona) ma che in realtà gli spaventati sono loro (che hanno paura che esca).
Siamo dunque alle prese con una situazione diabolicamente complessa, una tavolata di giocatori di Poker tutti educati dal divino Machiavelli.
Una situazione resa ancor più interessante oggi che le borse del nostro bel mondo hanno festeggiato una giornata al segno del rialzo attribuita alla incredibile motivazione di....ottimismo sul fronte Greco.
Ma allora forse hanno ragione loro che evidentemente dopo Socrate sono diventati geneticamente superiori.
Corrado Colombini
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